NO SMOKING di Roberto Gramiccia - 2000 |
No smoking è un divieto. Un divieto a godere il piacere del fumo. Adele Lotito invece fonda tutto il suo lavoro sul fascino ambiguo dell'opacità prodotta dal fumo. Che sia il fumo di candela, piuttosto che quello di sigaretta, non conta. La sua realtà, quella che le interessa, è percepibile attraverso a patina che il fumo lascia sulla superficie (vedi la serie Oltre le nuvole). Anzi spesso la sua realtà è questa stessa patina, coincide con essa anche quando non è il fumo a provocarla (vedi la serie Vetri appannati). Non appartiene ad Adele la pratica esibita, ostentata (sbracata a volte) del rappresentare o del narrare. La sua arte non è per via di togliere ma piuttosto per via di aggiungere. Aggiungere spessore aIl'esperienza deIl'osservare e del riflettere, rendere attivo nelI'occhio e nella mente I'interlocutore, farlo presente a sè stesso: come accade con i volti semicancellati degli Apostoli. In un tempo in cui si celebra il rito universale dell'ovvio, della rappresentazione dell'apparente certezza, della sicurezza delle procedure infallibili del pensiero unico, del trionfo della tecniche: Adele semina incertezze. Nasconde il sole perchè in penombra si pensa, si vede meglio. Si vede meglio fuori e dentro. E più facile resistere alle lusinghe velenose delle pratiche consolidate dall'uso. No smoking allora diventa una parola d'ordine rovesciata, significa: vietato vietare. |