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OPERE
la musica dei numeri a a

Testi di: Giorgio Bonomi e di Valentina Gramiccia

WUNDERKAMMERN di Giorgio Bonomi - 2009
Adele Lotito oggi, agli esordi della sua maturità anagrafica, vive un periodo creativo felice e di notevole qualità produttiva. I due elementi fondamentali della sua poetica, sul piano formale, sono, relativamente al materiale, il fumo e, per i contenuti compositivi, le lettere alfabetiche, di diversi idiomi, e del numeri, arabi, in prevalenza, ma anche romani; con queste basi costruttive l'artista, negli ultimi tempi, predilige confrontare l'Occidente con l'Oriente.
Certamente è l'attuale contingenza politica, ma anche e soprattutto culturale e, potremmo dire, antropologica, che sospinge l'artista a chiedersi dell'incontro, del confronto, se vogliamo pure dello scontro, tra le vane culture e civiltà, che stanno sempre di più unificandosi (anche se non sempre al livello più nobile e più alto). Ma l'arte, la cui unica arma è la ricerca poetica, ha sempre saputo sincretizzare le culture e le estetiche - si pensi, solo per fare un esempio, all'incontro tra la cultura artistica tribale africana e la raffinata ricerca secolare culminata agli inizi del XX secolo nel Cubismo - per cui Lotito non ci dà, né può dare né le compete, soluzioni alle questioni derivanti dagli scontri tra culture, tuttavia dimostra come possano, almeno iconograficamente, stare vicine e come lei stessa sussurra dalle altre elementi segnici e poetici (le lettere arabe, per esempio).
Mentre i tappeti - compresi quelli mitici definiti "volanti", protagonisti di uno dei capolavori letterari di tutti i tempi e di tutte le latitudini, Le mille e una notte - testimoniano proprio quel voler dialogare tra diversi (ma assai meno di quanto possa apparire), come le lettere latine e arabe, il nero fumo, che Lotito "preleva" da una candela accesa, diviene il "colore", la "pittura" che avvolge la composizione dei segni e delle cromie.
In altre occasioni l'artista usa dei fogli di giornale - ancora una volta, elementi concreti, reali, storici - che sono lo sfondo su cui si interviene con i caratteri alfabetici, le parole, finanche frasi allusive (perchè con parole cancellate, ma comprensibilissime), che il fumo "accarezza" come l'incenso che avvolge i fedeli nelle liturgie festose o il feretro in quelle del distacco.
Così il fumo non nasconde, né danneggia, gli spazi compositivi o le cromie, rendendo chiaro e diretto Il messaggio che Adele Lotito con estrema chiarezza ci trasmette.